Chiesa Madonna delle Lagrime e il Perugino

L’origine della chiesa si deve a un evento miracoloso che si manifestò nel 1485 in una casa contadina fuori del centro abitato di Trevi. La sera del 5 agosto dagli occhi della Vergine furono viste colare lagrime di colore sanguigno, evento che richiamò un gran numero di fedeli per cui il Comune di Trevi decise di costruire un santuario in onore della Madonna. Il progetto nel 1487 fu affidato a Antonio di Giorgio Marchisi da Settignano poi di Francesco da Pietrasanta. Fu portata a termine nel 1522. La costruzione della chiesa segna per Trevi un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche, che a partire della seconda metà del Quattrocento, vedono la realizzazione di una consistente edilizia civile, palazzi nobiliari che cambiamo il volto medievale della città. L’interno è slanciato e ad unica navata con ampie volte a crociera. Ai lati numerose cappelle fra le quali emerge la Cappella della Adorazione dei Magi che conserva un’opera firmata da Pietro Vannucci, detto il Perugino, e datata 1522, una delle ultime opere del maestro. Tutta la parete di fondo è occupata dalla bellissima scena dell’Epifania con personaggi in adorazione. Ai lati sono raffigurati gli apostoli Pietro e Paolo. Sicuramente queste figure furono volute dagli uomini di Bovara, che avevano acquistato la cappella, essendo la chiesa di Bovara intitolata a S. Pietro. La composizione della scena principale rielabora l’Adorazione dei Magi nell’Oratorio dei Bianchi di Città della Pieve, eseguito nel 1504. Nella chiave dell’arco è inserito lo stemma della nobile famiglia trevana dei Valenti. Nella braccio sinistro del transetto è la Cappella di San Francesco affrescata da Giovanni di Pietro, detto Lo Spagna, seguace del Perugino,tra il 1518 e il 1520. La scena centrale rappresenta il Trasporto di Cristo al sepolcro tra vari santi. Ai lati sono raffigurati S. Giuseppe e S. Ubaldo.