Monte il Cerchio

Un notevole punto di pregio paesaggistico, naturalistico e storico è costituito dalla cima del Monte il Cerchio (930 m)

sito di importanza comunitaria per la presenza di ginepreti e una vasta area con una vegetazione tipica della macchia mediterranea e che qui raggiunge l’area più interna del versante tirrenico. Situato ad est di Massa Martana si raggiunge percorrendo la provinciale che dai pressi della Chiesa dell’Ascensione sale ai Monti Martani in direzione
Terzo San Severo, sino a Le Troscignole del Pozzacchiolo, dove si trova il sentiero che porta alla dorsale del Monte il Cerchio percorrendo 1,6 km in falsopiano. Molto interessanti le praterie secondarie sommitali, soprattutto in primavera con una bellissima fioritura. Il sito risulta anche interessante in quanto su un’altura, a sud della vetta, si trovano i resti di un Castelliere perfettamente circolare (da qui il nome del monte). Risalente all’epoca preromana, edificato con blocchi di calcare sovrapposti a secco. Il castelliere (o castellare) è un piccolo insediamento, o villaggio, fortificato protostorico (età del bronzo e del ferro), sorto in genere in posizione elevata facilmente difendibile, in cui una situazione difensiva naturale veniva sfruttata e rafforzata dall’opera dell’uomo. Il Castelliere di Monte il Cerchio, che proprio negli ultimi anni è diventato molto famoso per l’alone di mistero e misticismo che lo circonda, tanto da paragonarlo a Stonehenge! Tale rinvenimento è stato possibile grazie alle osservazioni satellitari che hanno permesso di identificare proprio in questo sito formato da una sorta di muro circolare, in parte divelto e coperto dalla vegetazione, alto circa un metro e spesso 2-3 metri. Una serie di massi sparsi nei pressi della costruzione fanno pensare che il muro in origine fosse molto più alto. Difficile identificare la destinazione d’uso del luogo; diverse fonti lo definiscono un insediamento preromano di pastori, un castelliere appunto, probabilmente realizzato dagli Umbri che abitavano queste zone prima dei Romani. In questo caso la cinta muraria circolare aveva funzione prevalentemente difensiva dell’abitato, costruito al suo interno. Altre fonti invece lo definiscono una sorta di osservatorio astronomico, o un luogo di culto, vista la posizione privilegiata in altura e la possibilità di ammirare il cielo stellato in tutto il suo splendore. Rimane il fatto che quando si giunge in questo luogo, ci avvolge un’aura di misticismo molto particolare, le grosse pietre, avvolte dal muschio e dalle radici di alberi secolari, trasudano una storia antica, di sincretismo e magia.



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