Santuario Madonna del Fosco
La Madonna pose la mano sul capo del fanciullo lasciandovi impresso un segno. Poiché la peste cessò, nel luogo dell’apparizione fu edificata un’edicola, che, in seguito, fu trasformata in chiesina nel 1450 ca. e in chiesa nel 1600 ca. La devozione dei fedeli, sempre crescente, volle una chiesa, che fu poi ampliata nel 1811 con restauri nel 1837. Il santuario risultò ancora insufficiente e nel 1854 fu posta la prima pietra dell’attuale chiesa dal vescovo Arnaldi di Spoleto, che la inaugurò l’8 ottobre 1860. La chiesa è a tre navate; nell’interno è conservato il primitivo affresco, recentemente restaurato: Vergine in piedi, che pone le mani sul capo di un fanciullo genuflesso, posto a destra e un angelo sulla sinistra, che reca in mano un giglio. L’affresco è racchiuso in un altare assai ricco, donato da Decio Ancaiani di Spoleto. È meta di pellegrinaggi da Giano e da paesi limitrofi nelle domeniche di maggio.