Morcicchia
L’origine del nome non è chiara; il toponimo, secondo gli anziani si riferisce a “castello dalle mura circolari”, anche se la primitiva pianta dell’insediamento non ha l’andamento circolare. Antico feudo dei Litaldi o Ritaldi, famiglia spoletina, seguì come gli altri borghi le vicende storiche del territorio; venne in dominio, per effetto di una permuta, di Marrone di Gisliero, forse un signore longobardo o franco, che lo cedette nel 1078 alla Chiesa. Alla fine del sec. XII, infatti, Cencio Camerario lo definisce “iuris beati Petri”. Fu per un periodo parte della Normandia e del Comune di Spoleto, e si unì poi nel 1600 con Moriano dotandosi di uno statuto comunale, oggi conservato presso l’Archivio di Spoleto; passò infine nel 1800 al comune di Giano. Dell’antico castello, diviso in due contrade, San Silvestro e Castello, rimangono solo alcune torri superstiti, qualche abitazione e buona parte della cinta muraria. Avvolto quasi sempre dal silenzio e da un’atmosfera di altri tempi, offre al visitatore strutture costruite in pietra locale bianca e rosa, minuscoli vicoli e la chiesa di S. Silvestro, risalente al XIV sec., con campanile a vela, testimonianza della sua più antica origine. In epoca medioevale doveva essere funzionante il palazzo comunale, in parte visibile sul lato nord del castello.