Olio Extravergine di Oliva, DOP Umbria
L’Olio DOP Umbria, prodotto con metodi rigorosamente tradizionali dai tanti frantoi presenti nei borghi dell’Unione Terre dell’olio e del Sagrantino, per le sue eccezionali qualità organolettiche, la sua bassissima acidità e la ricchezza di polifenoli è in assoluto tra i migliori in Italia e nel mondo.
L’Umbria è la prima regione italiana ad aver ottenuto il riconoscimento della DOP sull’intero territorio regionale, a conferma dell’elevato standard qualitativo, con 5 sottozone che vanno obbligatoriamente indicate in etichetta.
L’Olio DOP Umbria Colli Assisi-Spoleto è quello prodotti nei borghi di Trevi e Campello sul Clitunno. La menzione DOP richiede che questo olio sia ottenuto con le seguenti varietà di olivo: Moraiolo in misura non inferiore al 60%; Leccino e Frantoio, presenti da sole o congiuntamente, in misura non superiore al 30%. Possono concorrere altre varietà fino al limite massimo del 10%.
Gli abbinamenti ideali sono su carpacci di carne, legumi bolliti, zuppe di verdure.
L’ Olio Dop Umbria dei Colli Martani è invece prodotti nei borghi di Massa Martana, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Montefalco, Gualdo Cattaneo e Bevagna. La menzione DOP, anche in questo caso, è riservata all’olio Evo ottenuto dalle seguenti varietà di olivo: Moraiolo in misura non inferiore al 20%; S. Felice, Leccino e Frantoio, presenti da sole o congiuntamente, massimo all’80%. Possono concorrere altre varietà fino al limite massimo del 10%. Il suo consumo si accompagna bene con bruschette, insalate e formaggi a pasta dura.
In particolare, le colline olivate di Trevi e Campello sul Clitunno ricadono in un’area di pregio naturalistico definita Fascia olivata Assisi-Spoleto, riconosciuta nel 2018 Paesaggio rurale e storico da parte del Ministero dell’Agricoltura e Sistema agricolo di importanza Mondiale da parte della FAO.
Le varietà di olivo diffuse in questi territori sono il MORAIOLO, il LECCINO, il FRANTOIO e il SAN FELICE.
MONOCULTIVAR DI SAN FELICE
Proprio come il San Felice, monovarietale armonico, amabile, universale e adatto a tutti i cibi e fortemente legato all’omonima Abbazia benedettina che sorge ai piedi dei Monti Martani, immersa tra olivi e lecci secolari. A partire dal XII secolo in Umbria, come nel resto d’Italia, furono soprattutto gli ordini monastici a dare nuovo impulso e nuova vita alla coltivazione degli olivi e alla produzione dell’olio d’oliva. I monaci benedettini di San Felice non furono quindi da meno; fedeli alla loro regola “ora et labora”, avrebbero trapiantato, per riprendere la coltivazione delle terre dopo il periodo di abbandono un tipo di olivo, denominato in seguito Cultivar San Felice, che ha subito attecchito diffondendosi in alcune limitate zone e producendo un’eccellente qualità di olive.
La San Felice concorre oggi a caratterizzare la Dop Umbria, sottozona “Colli Martani”, insieme al Moraiolo (che è la varietà più diffusa sulle colline della regione) e ad altre cultivar come Leccino, Frantoio e, in misura minore, Rajo e Vocio. La combinazione fra diverse varietà e l’ambiente microclimatico particolarmente favorevole garantiscono la qualità organolettica e l’unicità dell’olio di Giano dell’Umbria.