Abbazia di San Felice

La splendida e imponente Abbazia di San Felice sorge ai piedi dei Monti Martani, immersa tra olivi e lecci secolari.

L’abbazia si presenta oggi come un insieme di più strutture riferibili ad epoche diverse, disposte ai lati della chiesa abbaziale, ed è composta da tre parti distinte: la benedettina, l’agostiniana e un’appendice agricola, costruite per la maggior parte in pietra calcarea bianca e rosa proveniente dal vicino borgo di San Terenziano. La chiesa venne costruita in una delle più antiche località di culto cristiano dell’Umbria, dove sin dal IV secolo veniva venerata la memoria di San Felice, vescovo martirizzato sotto le persecuzioni di Diocleziano. Questo posto venne scelto secoli più tardi, probabilmente tra l’VIII e il IX secolo, da un gruppo di monaci benedettini per costruire un monastero, ampliato poi attraverso i secoli. La visita dell’Abbazia inizia dalla chiesa romanica, che mostra una facciata a capanna in pietra bianca e rosa, trasformata nel XVI secolo, un portale a tre incassature e l’elegante trifora con archetti sopra la quale è murato un capitello del IV secolo. La parte meglio conservata nella sua struttura originale e che ha subito meno rimaneggiamenti nei secoli successivi è però la cripta, vero gioiello della chiesa, forse una delle più interessanti dell’Umbria. Dietro la mensa d’altare, su cinque colonnine, poggia il sarcofago (V-VI secolo), in travertino, contenente le sacre spoglie di S. Felice. Si tratta di una sorta di arca di pietra con decorazioni geometriche che ricordano l’ambito artistico del mondo classico e due animali stilizzati che richiamano invece le figure medievali dei capitelli.



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