Chiesa di Pietrarossa e area archeologica
La chiesa sorge nei luoghi ove si tramanda la presenza della “Trevi de planu” prima che fosse costruita la Trevi attuale in cima al colle. E’ un edificio molto particolare nella sua architettura “organica” che affonda le sue radici nel tardo antico per svilupparsi e ampliarsi in epoca romanica. I materiali erratici disposti sulle muratura provengono dagli edifici romani che sorgevano intorno al probabile tempio su cui poi fu edificata la chiesa. Particolarmente interessanti sono gli affreschi votivi che decorano le pareti interne ed esterne della chiesa, alcuni opere artistiche di grande valore, altre semplici espressioni della devozione popolare, della religiosità del mondo contadino. La maggior parte delle opere si possono datare al XV secolo e presenta firme importanti come Bartolomeo da Miranda (Annunciazione sulla parete della navata destra, La Madonna della spiga, all’esterno, San Bernardino da Siena, Madonna col Bambino benedicente e altri), il così detto Maestro di Eggi con la sua bottega (Andata al Calvario, Preghiera del Getsemani, Annunciazione e altri), il Maestro della Dormitio di Terni (Cacciata di Gioacchino dal Tempio, databile fine XIV-primi XV secolo, Madonna col Bambino e altri).Sono inoltre presenti tracce di affreschi più antichi, come la testa di un San Pietro (fine XIII-forse inizio XIV secolo, raffigurato poco oltre l’ingresso principale, a destra).L’edificio è piuttosto irregolare e asimmetrico, con evidenti e vasti restauri dovuti, tra gli altri, ai danni del terremoto del 1832 e alle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. In particolare le antiche coperture a volta furono ricostruite dopo il terremoto sopra citato, in parte a capriate. La presenza del grande porticato, ricostruito nel 1956, è da collegarsi alla necessità di ospitare un gran numero di persone che convenivano in questo luogo sia per motivi religiosi, sia sociali. Qui si svolgevano, fino dal Quattrocento, fiere e mercati, tra cui la Fiera di San Giovanni di cui una riedizione si è svolta nel 2014 nella piazza antistante esponendo i prodotti delle Canapine, i famosi orti di Trevi, per mettere in relazione il produttore e il consumatore in un contesto di grande interesse storico e artistico.