Resti delle strutture portuali (II sec.)

All’interno dell’edificio si trovano numerosi ambienti in opus mixtum (II sec. d.C.), oggi identificati come strutture legate al porto fluviale: emporium o infrastrutture portuali.

L’edificio presenta numerosi vani intercomunicanti. Con buona probabilità si tratta dei magazzini del porto e della sede della borsa merci. Il porto si trovava a ridosso dell’abitato, alla confluenza del Clitunno con il Timia. Negli orti accanto, nelle adiacenti vie del Cirone e Camassei e in via Santa Margherita, si susseguono una serie di nicchie in opus mixtum con semicolonne di mattoni e aperture per lo scolo delle acque. Anche queste strutture erano di pertinenza del porto fluviale. La presenza del porto, unitamente alla via Flaminia, fu elemento di grande sviluppo dell’antica Mevania, nota come importante centro commerciale.



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